Le origini del Lago d’Iseo sono glaciali, ciò significa che il suo letto è stato scavato da un ghiacciaio che successivamente si è ritirato, lasciando una conca alimentata da corsi d’acqua. I pesci del Lago d'Iseo ci parlano di sapori unici e antichi mestieri. E' la storia di pescatori dalle mani dure che hanno tratto il sostentamento delle famiglie dei primi insediamenti umani. I pesci da scoprire sono quelli veramente autoctoni come il salmerino e l’agone. In epoca storia sono state introdotte artificialmente circa 20 specie: tra queste possiamo citare la trota, il persico e la carpa.
Come molti altri cibi, provenienti dagli allevamenti e dalle coltivazioni della Valle Camonica, anche il pesce è uno dei piatti tipici più apprezzati e richiesti. Nonostante la nostra tradizione gastronomica sia spiccatamente montana, il pesce, grazie alla ricchezza dei corsi e degli specchi d’acqua di questo territorio, è sempre stato un alimento presente sulle nostre tavole. Sin dall’antichità la pesca era una pratica assai diffusa: trote, temoli o gamberi d’acqua dolce erano un cibo disponibile e liberamente accessibile anche alle popolazioni meno abbienti, non solo delle mense più ricche.
Negli ultimi decenni l’allevamento di pesce è andato via via specializzandosi e oggi alcune aziende locali si sono dotate di appositi masconi, che permettono di fornire di pesce fresco sia alle aree attrezzate per lo sport (a Vezza d’Oglio, in alta Valle Camonica, si trova un esclusivo centro dove praticare la pesca a mosca, seguito da appositi istruttori) sia alle tavole di ristoranti e trattorie. La pescabilità di fiumi e torrenti viene garantita nel tempo da una grande cura. Anno dopo anno milioni di avannotti vengono introdotti nei corsi d’acqua e nei laghetti di montagna per ripopolarli di trote fario. Ancora oggi rappresentano un’invidiabile risorsa nascosta sotto le limpide acque camune.